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giovedì 12 dicembre 2013

Il Sogno e la Realtà



Premessa  

Quando la prepotenza di qualcuno, che cerca di sottomettere un suo simile, la ribellione e una sacrosanta ragione, ma spesso ciò non è sufficiente, perché la giustizia non è di questo mondo e non prevale la ragione, ma la potenza fisica o economica.  
Cosa può far allora chi è schiavizzato, oppresso ed impotente a potere reagire se non rifugiarsi nel sogno !  
Nel sogno si rifugiano gli schiavi delle piantagioni di cotone e dal loro sogno nascono gli spirituals, meravigliosi canti in cui essi, con la schiena curva a raccogliere il cotone, ma con il volto rivolto al cielo cantano ed invocano il divino con note pervase di tristezza e nostalgia per un passato di libertà perduto, ma anche un canto di gioia per un futuro che non vedono, ma è pieno di speranza. Speranza per un futuro migliore. 
Speranza per un futuro da uomini liberi.  
Nel sogno si rifugiano i prigionieri deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, nel meraviglioso film “Train de Vie”, per sfuggire all’incubo di una prigionia piena di soprusi fisici e morali, ai quali la mente non può adattarsi, senza perdere il senno.

Il Sogno e la Realtà

Lungi da me la frenesia del mondo  
Non voglio vivere tra questa gente  
che prende tutto e non lascia niente 
ignorando chi passa a loro attorno

Sfruttamento, profitto, speculazione  
stanno torchiando l’uomo indifeso  
Alla giustizia non si da alcun peso  
Chi è povero, non avrà mai ragione

Voglio sperare in un tempo migliore  
Voglio sognare un mondo più bello  
Dove il fratello rispetti il fratello  
Dove regni soltanto gioia e amore.

Queste sono le cose di cui ho bisogno  
ma la realtà mi nega questo volo  
e tutto ciò può restare, ahimè, solo  
un irreale e impossibile sogno.

R. Margareci
12-12-2013

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