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sabato 27 giugno 2015

Mare




Mare, nessuno come te sa parlare al cuore,
raccontando una storia affascinante e vera.
Riesci a parlare a noi attraverso il fragore
delle onde che si infrangono sulla scogliera
 

Ci racconti storie di terre esotiche lontane,
porti alle nostre narici i profumi d'oriente.
Storie incredibili, storie vere, storie strane
a cui hai assistito, testimone impotente.

Hai assorbito in te le cocenti lacrime versate,
che sono sgorgate dagli occhi delle sirene,
Amori teneri di dolci fanciulle innamorate.
Amori non coronati, causa di dolori e pene.

Nelle tue acque rimane quel sapore salato
di quei pianti che parlano di grandi passioni.
Tu conservi i ricordi e i segreti del passato,
conservi le loro sensazioni e le loro emozioni.

Ma tu, mare, non riesci a rimanere indifferente.
Ti indigni per le ingiustizie degli esseri umani
e la tua tremenda rabbia la mostri alla gente
con l'impeto fragoroso di tempeste ed uragani

E quando alfin sei lieto, ci puoi elargire o mare
acque calme, lisce come l'olio ed aria leggera
per poter nel tuo abbraccio nuotare o navigare,
o ammirare incantevoli albe e tramonti a sera.

Tre sono le cose che non potrai dimenticare:
Il calore della mamma, il tuo primo amore,
l'emozione di avere visto la prima volta il mare.
Sono cose che rimarranno sempre nel cuore.

R. Margareci
27-06-2015


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