domenica 31 gennaio 2016
Luoghi comuni
I giudizi su uomini e donne paritari non sono.
Mentre se un uomo con più donne fa l'amore
è considerato come un grande conquistatore,
la donna viene giudicata una poco di buono
Ciò serve a dimostrare una sacrosanta verità
che tra uomini e donne non c'è ancora parità
La donna anche bella se si guarda allo specchio
non sarà soddisfatta e si troverà brutta e grassa;
un uomo brutto e grasso che dall'uscio non passa
se si guarda specchio sarà soddisfatto parecchio.
Di conseguenza da quanto detto chiaro apparirà
che non è vero che sia solo della donna la vanità
La donna del parto sopporta con coraggio le doglie,
un uomo con due linee di febbre per un raffreddore
si lagna e lamenta come stesse andando al creatore,
ma il sesso forte e del marito e debole della moglie
Ciò dimostra che alcune credenze siano inopportune
e che il sesso forte sia maschile sia un luogo comune.
R. Margareci
31-01-2016
venerdì 29 gennaio 2016
Le statue dello scandalo
Delle statue hanno coperto scabrose nudità.
Avrebbero di un visitatore la dignità offeso.
Chi abbia dato quest'ordine , nessuno lo sa.
e di questa idiozia ognuno si scarica il peso.
Per i puritani il corpo nudo offende la moralità.
Nudi venimmo al mondo e nudi ce ne andremo,
ogni benpensante certamente non protesterà
perché in un nudo non c'è alcunché di osceno
Se lo stolto vede solo il dito di chi indica la luna
così l'ignorante vede solo ciò che ha pensato
ma la sua mente chiusa senza apertura alcuna
in quei corpi nudi intravede soltanto il peccato.
Sono belle e ammiriamo tutte le opere del creato.
Di queste opere anche il corpo umano ne fa parte
e ciò che sul tema tanti artisti hanno raffigurato:
fanno parte del nostro patrimonio le opere d'arte.
Sono ben altre le cose di cui ci si deve vergognare,
la disonestà, gli imbrogli, i favoritismi, la corruzione,
e di tutto ciò che dal mondo bisognerebbe eliminare
noi dovremmo inorridire e chiudere in un cassone.
R. Margareci
29-01-2016
mercoledì 27 gennaio 2016
Morte in un campo di sterminio
Nudo tra gli altri nudi senza più dignità
brutalmente dai calci dei fucili sospinto
di quella funerea porta di acciaio al di là
pallido e tremante dalla paura avvinto
Si chiude l'uscio da cui vivo più non uscirà
e chiudersi alle sue spalle la porta sente,
e mentre dai getti il gas mortale esce già
i ricordi di una vita gli ritornano alla mente.
Il cervello si svuota e improvviso lo assale
un tremore che gelido percorre le vene.
La mente annebbiata fa le mani tremare
avverte il battito del cuore che va e viene.
Sordo il dolore che lo fa stare così male
lo opprime in un crescendo incontrollato,
gli toglie ogni volontà e non lo fa respirare
lasciandolo senza forze e disorientato.
Poi forse più pietosa dei suoi feroci aguzzini
la morte lo coglie e smette di farlo soffrire
si accasciano accanto a lui i compagni vicini
la cui vita nello stesso modo sta per finire.
Da quel mucchio di corpi caldi ancora
dove l'umana pietà ormai più non c'è
si alza un grido che gela e che accora
Perché tutto questo scempio ? Perché ?
Nessuna risposta, il cielo può dare
ma che la giustizia divina abbia già
per questi orrendi misfatti compensare,
dato i giusti premi e castighi nell'aldilà.
R. Margareci
27-01-2016
lunedì 18 gennaio 2016
La Strega
Una strega prima era una fata
che l'arte della magia studiando
si è istruita, edotta e aggiornata
e adesso si sta perfezionando
Di tutte le erbe ne conosce i poteri
Prepara incantesimi e filtri e pozioni,
l'occulto per lei non ha più misteri
Sa leggere i pensieri e le intenzioni.
Ora conosce a perfezione ogni arte
sia della magia bianca che della nera
Se impara un segreto, lo mette da parte
E' diventata ormai una vera fattucchiera
Ma in fondo in fondo è sempre restata
una bimba piena di slanci nel cuore
Ricorda ancora quando lei era una fata
è sempre pronta a donarti il suo amore.
R. Margareci
18-01-2016
lunedì 11 gennaio 2016
Vecchi mestieri
Chi si ricorda dell'arrotino, che col suo chiamare
girava per le strade delle città o dei paeselli
"Donne è arrivato l'arrotino ! È qui per affilare
le vostre forbici,le forbicine e i vostri .coltelli.
E l'ombrellaio con la sua monotona cantilena
"Donne chi ha vecchi ombrelli da accomodare ? "
e se chiamato, sui gradini dell'uscio di buona lena,
estratti gli arnesi iniziava gli ombrelli a riparare
Ma dove son finiti al giorno d'oggi gli artigiani ?
I ciabattini che sostituivano le logore suole e i petti
e che ai tempi della guerra, dimenticati e lontani,
per non consumarle, alle scarpe mettevano i ferretti
Oggi non si ripara più niente ! Tutto si usa e .getta
Tanta immondizia produciamo. È l'era del consumo !
E nella nostra società moderna tecnologica e perfetta
Ciò che viene scartato è destinato a finire in fumo.
La conseguenza di tutto ciò è una perdita di lavoro,
causa di malessere ed una maggiore disoccupazione
che oltre ad impoverire di tanti disoccupati il decoro
fa perdere le nostre usanze e la nostra tradizione.
R. Margareci
11-01-2016
giovedì 7 gennaio 2016
Le feste son finite
È già passata la prima settimana
e se ne sono ormai andati via
esaurendo delle feste la buriana,
Natale, Capodanno e l'Epifania.
Delle trascorse feste sono solo restati
luccicanti festoni dall'albero caduti,
pochi avanzi di cibo e dolci avanzati
i carillon con le musiche rimasti muti
I ragazzi ritornano ad affollare le scuole
ed ai loro cari compagni racconteranno
dei doni che hanno ricevuti e se Dio vuole
a studiare con nuova lena riprenderanno
Ritornerà al lavoro l'operaio e l'impiegato,
già in cuor suo aspettando la prossima festa.
Questo problema non ce l'ha il disoccupato
che come il pensionato sempre a casa resta.
Così comincia il nuovo anno con la speranza
che sia più generoso dell'anno precedente
che a tutti porti pace, salute e abbondanza
e che non voglia privare nessuno di niente
Porti a chi è derelitto accoglienza e ristoro,
porti a chi è ammalato una pronta guarigione
porti a chi non ce l'ha un onesto lavoro,
porti concordia e fratellanza tra le persone.
R. Margareci
07-01-2016
mercoledì 6 gennaio 2016
La Befana
Di gennaio è passata già la prima settimana
e giorno sei si festeggia la santa Epifania,
meglio noto come il giorno della Befana
per i bimbi, il giorno più bello che ci sia
Per la tradizione la Befana è una vegliarda
che vola su una scopa e scende dal camino
senza che nessuno la veda, ad ora tarda
per poter recare un dono ad ogni bambino
Con il saccone pieno nei cieli sfreccia sicura
cavalcando una vecchia scopa sgangherata,
il suo aspetto, certo non bello, non fa paura
e come una nonna amorosa è da tutti amata.
Par di vederli i bimbi coi visi ancora assonnati,
percepire la loro gioia e le loro espressioni,
soddisfatte da quei doni appena scartati.
Par di sentire le loro entusiaste esclamazioni !
La Befana inforca la sua scopa se ne va
paga dall'accoglienza che i bimbi le fanno.
Ma nessuna preoccupazione ! Tornerà
il sei gennaio del prossimo anno !
R. Margareci
06-01-2016
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